In Turchia si lancia una mobilitazione per aumentare la resa e la qualità delle nocciole mediante la lotta contro i fitofagi e le malattie

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In Turchia è stato annunciato che la nocciola, che è il più importante prodotto agricolo di esportazione del paese e una delle fonti di reddito importanti e indispensabili nella regione del Mar Nero, dovrebbe essere difesa da malattie e parassiti per aumentare la resa e la qualità.

I presidenti dell’Associazione degli esportatori di nocciole e prodotti del Mar Nero e di Istanbul, Edip Sevinç e Ali Haydar Gören, hanno rilasciato una dichiarazione scritta nella quale si precisa che la produzione di nocciole e quindi il reddito ottenibile potrebbero essere incrementati maggiormente grazie all’adozione di idonee misure agronomiche e fitosanitarie: “perché anche se siamo leader mondiali nella produzione ed esportazione di nocciole, purtroppo, quando si parla di produttività, la Turchia non si posiziona bene. La nostra produttività è di 800-900 kg in media per ettaro, ma questo dato è di circa 1.500 kg in Italia, 2.850 kg negli USA, 1.800 kg in Georgia, 2.250 kg in Cile e 1.300 kg in Azerbaigian”.

Consapevoli di questa situazione di svantaggio, mentre gli industriali e gli esportatori di frutta a guscio sono impegnati per aumentare le esportazioni, dall’altra parte è necessario aumentare la produttività: “solo in questo modo sarà possibile soddisfare il crescente consumo mondiale di nocciole con il prodotto di origine turca, il nostro obiettivo da sempre, e superare i nostri concorrenti”.

“In questo percorso uno degli impegni più grandi è la costituzione di un laboratorio, all’interno dell’Istituto di ricerca sulle nocciole, per produzione di piante da meristema. Questo laboratorio verrà incontro alle richieste dei produttori, guiderà gli studi scientifici per la produzione di piante di nocciolo esenti da malattie e resistenti al freddo”.

In collaborazione con le Direzioni Provinciali dell’Agricoltura e delle Foreste vengono organizzati per gli agricoltori corsi di formazione in loco su potatura, ringiovanimento dei corileti, lotta contro malattie e parassiti; inoltre viene fornito supporto finanziario ai progetti scientifici realizzati da TÜBİTAK, Hazelnut Research Institute, e Università regionali finalizzati all’aumento della resa e della qualità.

“In questo contesto il balanino e le cimici, che sono i fitofagi più comuni nelle nostre aree di produzione di nocciole, e l’oidio, che è diventata una malattia diffusa negli ultimi anni, dovrebbero essere combattuti con le giuste informazioni e metodologie e soprattutto nel momento corretto.  Questa strategia di difesa aumenterà la produttività e contribuirà in modo significativo a mantenere la posizione di leader del nostro paese nella produzione ed esportazione di nocciole a livello mondiale”.

È stato inoltre precisato che i sindacati esportatori hanno iniziato a distribuire 600mila opuscoli informativi e 2mila poster sui parassiti e malattie del nocciolo, da consegnare ai produttori di tutte le province e distretti di produzione corilicola, al fine di sensibilizzare aumentare la produttività e la qualità delle nocciole.

Nell’ultima parte della dichiarazione si afferma che a questo progetto degli industriali/esportatori di nocciole, che sono riusciti a fornire alla Turchia un afflusso netto di 20 miliardi di dollari nelle ultime 10 stagioni, dovrebbero contribuire positivamente tutti gli stakeholder, in particolare i produttori, per realizzare una lotta “collettiva” contro malattie e parassiti.

Fonte: Haber Newspaper

Pubblicato 24-05-2021

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