Megaplatypus mutatus: un insetto esotico che attacca il nocciolo anche in Italia

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Megaplatypus mutatus (Chapius, 1865), identificato con il codice EPPO: PLTPMU (Platypus mutatus), è un coleottero platipodide originario del Sud America. Si tratta di una specie polifaga rinvenuta, per la prima volta nell’UE, nel 2000 nell’alto casertano (Campania) e attualmente diffusa in tutte le province della Campania e nei territori limitrofi del basso Lazio e del Molise.

La sua potenziale distribuzione potrebbe interessare l’area costiera di diversi Paesi del Mediterraneo soprattutto quelli interessati dalla coltivazione del pioppo.

In ragione della sua pericolosità, la specie è stata inserita nella lista EPPO A2, tra gli organismi nocivi raccomandati per una regolamentazione, dal 2007.

Adulti di Megaplatypus mutatus (foto degli Autori)

In Sud America e in Italia il pioppo è il principale ospite. Tuttavia in Campania l’insetto è stato ritrovato anche su nocciolo, ippocastano, kaki, noce, melo e pero sui quali sicuramente riesce a completare il ciclo. Molte altre specie vegetali attaccate sono in grado di ostacolarne la colonizzazione reagendo alla escavazione delle prime gallerie, realizzate dal maschio, attraverso l’emissione di abbondanti essudati resinosi/gommosi che ostruiscono le gallerie, oppure con l’emissione di elevati quantitativi di linfa che portano all’espulsione dell’insetto. Tuttavia, anche in questi casi, gli attacchi comportano un indebolimento della pianta e nei casi gravi la morte.

Segatura emessa dalle gallerie di M. mutatus su nocciolo (foto degli Autori)

Le gallerie realizzate dopo l’accoppiamento sono ad andamento irregolare, realizzate sullo stesso piano orizzontale; questa caratteristica porta ad un indebolimento strutturale delle piante ad alto fusto, soprattutto il pioppo, che in occasione di forti venti possono schiantarsi a terra.

In Campania, il nocciolo e i kaki rappresentano le principali coltivazioni frutticole dove sono stati rilevati attacchi consistenti di M. mutatus. L’insetto infesta, a differenza di altri platipodidi, piante in buono stato vegetativo e sempre con diametro del tronco superiore a 15 centimetri, per cui piante in piena produzione.

Negli ultimi anni, anche per la limitazione all’utilizzo di insetticidi ad ampio spetto d’azione, sono state rilevate gravi infestazioni del fitofago sulle predette colture.

Per far fronte a questa emergenza fitosanitaria, da diversi anni il Servizio fitosanitario della Regione Campania collabora con ricercatori dei Dipartimenti di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli e dell’Università degli Studi di Foggia e con ricercatori argentini. La collaborazione ha lo scopo di mettere a punto strategie di lotta a basso impatto ambientale attraverso lo studio della bioetologia dell’insetto nei nostri areali, l’identificazione di semiochimici intra ed interspecifici e l’ottimizzazione di tecniche agronomiche che possano contribuire a limitare i danni e la diffusione del platipo.

La Regione Campania, da oltre dieci anni, finanzia attività di ricerca finalizzate alla ottimizzazione degli attrattivi sessuali e alla loro applicazione per il monitoraggio ed il controllo diretto dell’insetto mediante tecniche di cattura massale e confusione sessuale. In tale ambito, le attività di campo sono state condotte in tutti gli areali interessati dall’infestazione, compresi quelli delle regioni limitrofe.

Nel 2020, oltre al monitoraggio dell’insetto in diversi campi di nocciolo ubicati nel casertano e nel napoletano, anche con il supporto gratuito del Centro di Saggio Sagea, si sta valutando l’attività biologica di semiochimici interspecifici e l’efficacia di diverse strategie di posizionamento degli ordinari trattamenti insetticidi effettuati dalle aziende agricole.

Trappola per il monitoraggio di M. mutatus in noccioleto (foto degli Autori)

Dalle osservazioni effettuate negli anni, rimane d’importanza strategica prevedere sempre un’abbondante bagnatura del tronco e delle principali branche in quanto è acclarato che la sola regolazione degli ugelli può rappresentare una valida azione di contrasto a infestazioni in atto o potenziali di M. mutatus.

Maggiori elementi possono essere acquisiti consultando il sito: http://www.agricoltura.regione.campania.it/difesa/platypus.htm

Autori:
1) Dott. Raffaele Griffo, Servizio fitosanitario Regione Campania, Centro Direzionale Isola A6 – 80143 Napoli 
e mail: raffaele.griffo@regione.campania.it

2) Prof. Giacinto S. Germinara, Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente, Università degli Studi di Foggia, Via Napoli, 25 – 71122 Foggia (Fg) Italia
e-mail: giacinto.germinara@unifg.it

Si ringrazia il Dott. Giovanni Fontaniello (SAGEA Centro di Saggio) per aver collaborato all’esecuzione dei monitoraggi.

Copyright: NocciolaRe

Pubblicato 11-10-2020

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