L’associazione “Calvariperlanocciola“, costituita con l’intento di svolgere una azione di stimolo e di supporto per quanti, avendo dei noccioleti da anni abbandonati, intendessero, direttamente o cedendoli in comodato, provvedere al recupero e alla ripresa produttiva della coltivazione, ha raggiunto un anno di vita e intende ricordarlo con un incontro che si terrà presso la sede di
Calvari, zona Prato officioso, sabato 22 alle 16,30.
Le nocciole della bassa Fontanabuona e della contigua bassa Valle Sturla possiedono caratteristiche che quelle piemontesi o romane non hanno. Sono di dimensioni più piccole ma in compenso sono assai più gustose e adatte all’impiego nella pasticceria. Inoltre nuovi prodotti a base di nocciole ne hanno fatto aumentare la richiesta e il conseguente ottenimento di prezzi più remunerativi . L’obiettivo dell’associazione è di riprendere una coltivazione che fino a una ventina di anni or sono costituiva una fonte di reddito non indifferente per molte famiglie di agricoltori. L’iniziativa è orientata principalmente nel recupero dei noccioleti situati nella fascia collinare tra Prato officioso e la chiesa di Certenoli, che per la loro esposizione possono garantire un prodotto di qualità.
Nel corso dell’incontro sarà illustrata l’attività svolta in questo primo anno puntualizzando quanto è stato fatto, le difficoltà incontrate e le prospettive per proseguire. Con l’occasione verrà presentato il libro di Sergio Rossi “La nocciola ligure” la cui pubblicazione è stata promossa da una azienda genovese che sta dedicando particolare attenzione al rilancio di questa tipica produzione dell’entroterra chiavarese.
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