Crescono ovunque le produzioni, la qualità si conferma buona con rese in leggero calo. Incominciata a cavallo di Ferragosto, la raccolta delle nocciole in provincia di Cuneo è ormai, quasi ovunque, nelle sue fasi conclusive.
Ma ciò che più importa è che le indicazioni che giungono dalle numerose aziende corilicole del territorio sono decisamente confortanti. Confagricoltura Cuneo, attraverso i suoi tecnici e operatori, ha seguito passo dopo passo le fasi di raccolta e conferma un incremento di produzione a macchia di leopardo con percentuali che vanno dal 10 al 40 per cento in più rispetto al 2015 e casi in cui si sono toccate anche punte superiori.
“La raccolta si sta concludendo molto bene – dice Aldo Gavuzzo, presidente della sezione Frutta in guscio di Confagricoltura Cuneo -. Quest’anno si riscontra un aumento generalizzato di quantità rispetto all’anno scorso, accompagnato da una buona qualità, mentre la resa in generale si mantiene sui livelli degli anni precedenti, in particolare nelle zone di pianura, a causa della presenza di nocciole con calibro leggermente inferiore che ha abbassato di qualche punto la resa. Nelle aree pianeggianti della provincia di Cuneo, dove la coltivazione di nocciole è ormai sempre più diffusa, le ultime piogge hanno causato qualche problema di umidità, rendendo necessarie le operazioni di essicazione. Anche in alcune zone delle Langhe gli ultimi temporali e le grandinate, hanno condizionato la raccolta, in particolare a Cravanzana, patria della nocciola, e zone limitrofe, mentre nelle altre aree si è raccolto su terreni asciutti”.
“Dove si è raccolto su terreni in buone condizioni il prodotto è risultato poco umido e le aziende hanno dovuto ricorrere di meno all’essicazione, purtroppo alcuni violenti episodi temporaleschi in alcune zone dell’Alta Langa hanno però compromesso in parte la quantità di produzione e le condizioni dei noccioleti, creando non poche difficoltà alle aziende proprio a ridosso della raccolta – dice Antonio Marino, tecnico di Confagricoltura Cuneo -. Il clima e l’abbondanza di produzione hanno influito, inoltre, sul calibro del prodotto che in qualche caso è leggermente ridotto, ma dai primi riscontri delle sgusciature le rese sono comunque buone”.
Anche le quotazioni sono partite con il piede giusto, sostanzialmente in linea con le aspettative dei produttori. L’auspicio è che continuino a mantenersi su livelli soddisfacenti fino al termine della campagna, anche in virtù del calo produttivo previsto in Turchia, primo produttore mondiale di nocciole segnato anche da un clima di instabilità politica interna.
Fonte: Confagricoltura Cuneo