Negli ultimi anni, i fenomeni climatici estremi stanno mettendo sotto pressione anche le colture più resistenti, come il nocciolo. Le aziende agricole si trovano sempre più spesso a dover gestire stress abiotici dovuti a temperature critiche, stress idrico e deficit metabolici che mettono a rischio resa e qualità. In questo scenario, è indispensabile potenziare la resilienza delle piante. Scopriamo come.
Biostimolazione del nocciolo: un alleato contro gli stress ambientali
L’impiego di biostimolanti di origine naturale è oggi una delle strategie più efficaci per affrontare il cambiamento climatico in campo. Tra questi formulati di nuova generazione spiccano quelli a base di alghe brune: organismi ricchi di sostanze bioattive capaci di attivare e accelerare i processi fisiologici delle piante. Il risultato? Colture più forti e raccolti più regolari, anche in annate difficili.
Ma attenzione: non tutti i biostimolanti sono uguali…
Dalle riserve canadesi ai filari di nocciolo: il potere della Macrocystis Integrifolia
Macys BC 28® è un biostimolante a base di alga bruna lavorata a freddo, pensato per accompagnare la pianta dalla fioritura alla raccolta, aiutandola nelle fasi più critiche. Utilizzato in estate, aiuta a ridurre gli effetti negativi delle alte temperature e della siccità, stimolando il metabolismo della pianta e sostenendo la crescita delle nocciole. Una soluzione moderna e di origine naturale, adatta anche all’agricoltura biologica, pensata per aiutare a preservare il potenziale produttivo dei noccioleti.