Rexxar: lo specialista dei diserbi del nocciolo

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A base di clomazone, Rexxar è lo specialista nei diserbi di pre-emergenza dei corileti, controllando un ampio spettro di infestanti, sia graminacee sia dicotiledoni.

La pulizia dei sottochioma nei corileti è fondamentale per minimizzare la competizione della flora infestante, agevolando al contempo anche le pratiche agronomiche durante l’anno, inclusa la raccolta. In questa direzione guarda Rexxar, erbicida ad azione residuale di recente autorizzazione utilizzabile per le applicazioni nei sottofila del nocciolo. Formulato come sospensione di capsule contenenti 360 grammi per litro di clomazone, Rexxar esercita un efficace controllo su molteplici infestanti, sia a foglia larga, sia a foglia stretta. Dopo l’applicazione le capsule rilasciano infatti la sostanza attiva in modo prolungato e progressivo, prolungandone in tal modo l’efficacia. Inoltre, la sospensione di capsule gioca a favore della maggiore resistenza del prodotto nei confronti di eventuali piogge avvenute dopo il diserbo, garantendo al contempo anche una maggior selettività verso la coltura, vantaggio che si apprezza anche sui giovani impianti.

Spettro d’azione di Rexxar

Nello spettro d’azione di Rexxar ricadono Giavoni, Pabbio e Fienarola, fra le graminacee, mentre fra le dicotiledoni figurano Cencio molle, Erba morella, Portulaca, Farinello comune e Calendula. A queste principali infestanti a foglia larga si affiancano inoltre altre malerbe come Helminthotheca echioides, Stellaria media, Lamium amplexicaule e Sinapis alba. Ampio anche il ventaglio di infestanti mediamente sensibili, il cui sviluppo viene cioè contenuto, limitandone il potere competitivo. Fra queste rientrano Sanguinella e loglio fra le monocotiledoni, mentre fra le dicotiledoni ricadono Amaranti, Cirsium arvense, Diplotaxis erucoides, Geranium molle, Malva sylvestris, Senecio vulgaris, Sonchus spp., Taraxacum officinale, Veronica spp., Cyperus rotundus, Capsella bursa-pastoris, Lactuca denticulata ed Erigeron canadensis. Quest’ultima infestante da anni risulta sempre più invasiva, mostrando crescenti casi di resistenze.

Il triplice meccanismo d’azione di clomazone

A contrastare le resistenze, interviene il meccanismo di azione di clomazone, il quale esercita la propria efficacia agendo su tre diversi livelli metabolici. La sostanza attiva appartiene infatti alla famiglia chimica degli isossazolidoni e nelle malerbe inibisce la sintesi della clorofilla, di cui induce parallelamente anche una maggiore fotolabilità. Infine, clomazone blocca anche la sintesi dei carotenoidi. Grazie a tale triplice azione, clomazone è stato classificato dal Hrac nel Gruppo 13 e permette di controllare diverse specie di infestanti divenute nel tempo resistenti ad altre famiglie chimiche di erbicidi. Per tale ragione si consiglia di inserire Rexxar in un programma integrato di diserbo che contempli l’utilizzo di altri erbicidi a diverso meccanismo d’azione.

Rexxar in campo: dove serve, quando serve

Il momento ideale per applicare Rexxar è prima della ripresa vegetativa, ossia in autunno oppure nel periodo inverno-primaverile. Una volta applicato, clomazone viene rapidamente assorbito dalle infestanti in fase di germinazione, penetrando attraverso radici e germogli. In seguito, viene traslocato velocemente agli apici meristematici grazie alla spiccata sistemia acropeta. La sua equilibrata persistenza nei primi centimetri di terreno permette inoltre a Rexxar di garantire un prolungato controllo delle infestanti e quindi l’ottimale pulizia dei sottochioma. Quanto a dosi, su nocciolo Rexxar è autorizzato alla dose di 0,5 litri per ettaro, da applicarsi su un massimo del 30% della superficie complessiva dell’impianto. Ciò permette di controllare efficacemente le infestanti solo dove serve, lasciando inerbita la rimanente parte del corileto a tutto vantaggio della biodiversità e della portanza del terreno in caso di piogge.

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