Quali possono essere gli ospiti di Trissolcus japonicus, importante antagonista della cimice asiatica? Ricerche in laboratorio per accertare la gamma dei suoi ospiti in Europa

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L’impiego del parassitoide Trissolcus japonicus nella lotta biologica contro la cimice asiatica sta sollevando grandi aspettative in tutto mondo agricolo. Anche la Commissione Agricoltura del Senato ha recentemente impegnato il Governo con una risoluzione su questo argomento.

Ma quali certezze abbiamo sulla reale efficacia di questo antagonista nel contenere Halyomorpha halys? Parassitizza solo la cimice asiatica oppure anche altri insetti magari utili? Se così fosse, la sua efficacia potrebbe essere inferiore alle aspettative?

Adulto di Halyomorpha halys
Foto: www.nocciolare.it

Un gruppo internazionale di ricercatori ha condotto uno studio per conoscere meglio la gamma dei possibili ospiti di T. japonicus e così fornire una risposta a questi quesiti.

Abbiamo chiesto alla professoressa Luciana Tavella del DISAFA Entomologia Generale e Applicata dell’Università di Torino, coautrice della ricerca, di presentarci questo lavoro scientifico e di illustrarci i risultati conseguiti.

” Come è ormai ben noto, la cimice asiatica Halyomorpha halys, originaria dell’Asia orientale,  è un fitofago esotico e invasivo arrivato in Europa all’inizio degli anni 2000, che rappresenta oggi una grave minaccia per molte colture di interesse agrario, fra cui il nocciolo. Recentemente, sono state rinvenute in Svizzera (2017) e in Italia (2018) anche popolazioni del parassitoide oofago asiatico T. japonicus, considerato il limitatore più promettente per la lotta biologica contro H. halys.

Per accertare la gamma di ospiti in Europa, ossia se e quali cimici indigene possono essere attaccate dal parassitoide esotico oltre ad H. halys, sono state condotte ricerche nei laboratori di quarantena presso il CABI di Delemont (Svizzera). La gamma potenziale di ospiti è stata valutata in prove comportamentali in condizioni senza scelta (no-choice test), seguiti da prove doppia scelta (choice test) in gabbie con piante su cui avessero ovideposto in modo naturale ospiti bersaglio (H. halys) e non bersaglio (specie europee).

La capacità di T. japonicus di parassitizzare specie europee di cimici è stata dimostrata, attraverso le prove comportamentali, ottenendo adulti del parassitoide dalle uova di 11 delle 13 specie non bersaglio saggiate (85%). Tuttavia, il tasso di parassitizzazione era significativamente inferiore a quello di H. halys per la maggior parte delle specie, mentre non era significativamente diverso sulle uova di Arma custos, Palomena prasina, Pentatoma rufipes e Rhaphigaster nebulosa. Nelle prove doppia scelta, quando le uova di H. halys e di queste quattro specie non bersaglio sono state esposte nelle gabbie in una situazione semi-naturale, soltanto P. prasina è stata parassitizzata come H. halys, mentre le altre tre specie sono risultate meno attaccate. Non è ancora chiaro se possano esistere barriere comportamentali in grado di ostacolare un’elevata parassitizzazione in campo di specie ospiti non bersaglio che potrebbero essere potenzialmente minacciate, ma indagini condotte nelle aree in Svizzera e in Italia, ove il parassitoide è stato rinvenuto, potrebbero contribuire a una valutazione rischi-benefici di possibili rilasci o ritrovamenti di popolazioni di T. japonicus in altre parti d’Europa.”

Adulti di Palomena prasina –
Foto: DISAFA Entomologia Torino

Autori: Tim Haye(1), Silvia T. Moraglio(2), Judith Stahl(1), Sara
Visentin(2), Tommaso De Gregorio(3), Luciana Tavella(2)

1 CABI, Rue Des Grillons 1, 2800 Delemont, Switzerland

2 Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA), Entomologia Generale e Applicata, University of Torino, Largo P. Braccini 2, 10095 Grugliasco, TO, Italy

3 Hazelnut Company Division, Ferrero Trading Luxembourg, Rue de Trèves, 2632 Findel, Luxembourg

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