Il bilancio dei primi 8 mesi del 2018 segna un – 12,3%, ma il valore rimane invariato.
Nei primi otto mesi del 2018 calano i volumi di frutta esportata, ma il valore rimane sostanzialmente invariato. L’import, invece, è stabile rispetto all’analogo periodo dello scorso anno, registrando solo una lieve flessione. Questa, in estrema sintesi, è l’istantanea scattata da Fruitimprese su elaborazione di dati Istat, riguardo il bilancio del commercio di frutta secca ed essiccata nel periodo gennaio – agosto 2018. Nello specifico, a fronte delle 41.381 tonnellate di frutta secca che erano state esportate nei primi otto mesi del 2017, quest’anno la bilancia di è fermata a 36.290 tonnellate, con un – 12,3% complessivo. Il fatturato, tuttavia, è rimasto sostanzialmente invariato, e anzi ha il segno in positivo: + 0,1%, con 262,55 milioni di euro, rispetto ai 262,35 milioni di euro di un anno fa.
Per quanto riguarda le importazioni, invece, la bilancia dei quantitativi è rimasta stabile: 126.561 erano state le tonnellate nel gennaio – agosto 2017, 125.650 sono state nel gennaio – agosto 2018, con una flessione solo dello 0,7. In termini di fatturato, ciò ha significato un calo dello – 2,6%, passando da 657,15 milioni di euro nel gennaio – agosto 2017 a 640,29 milioni di euro nel gennaio – agosto 2018.
Dando uno sguardo agli altri generi ortofrutticoli, va registrata la grande performance nell’export degli agrumi, sia dal punto di vista di quantitativi (+11%), sia di fatturato (+15,1%). Calano invece le esportazioni di frutta fresca, mentre aumentano sostanzialmente i quantitativi di frutta tropicale esportata (+16,7%), anche se il fatturato subisce poche variazioni (+1,1%). Sostanzialmente stabili i legumi e ortaggi.
Sul fronte dell’import gli unici aumenti in termini di fatturato sono quelli della frutta fresca e della frutta tropicale, rispettivamente con un 9,2 e 1,6%, mentre calano la già citata frutta secca, gli agrumi (-6,9%) e legumi e ortaggi (-9,6%).
Pubblicato 19/11/2018
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