Piemonte: rispetto ai dati degli anni passati, il danno medio da cimiciato risulta in forte aumento

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Come ricorda Maria Corte, Agrion  è da sempre molto attiva nel campo corilicolo, sia in temini di monitoraggi sulla coltura sia per quanto rigarda la conduzione di diversi progetti che interessano la filiera vivaistica di qualità (Progetto VIVA.COR), sia le tecniche innovative per la gestione ecosostenibile dei polloni e del manto erboso e dei noccioleti (Progetto CORI.ECO) e la valorizzazione energetica dei residui di potatura del nocciolo”.
Le cimici del nocciolo catturate in Piemonte,in particolare  nei corileti delle Langhe, in sei anni di ricerche appartengono a diverse specie; tuttavia il vero allarme è arrivato con la recente introduzione della cimice asiatica, Halyomorpha halys.
Claudio Sonnati, tecnico Agrion per la corilicoltura, riferisce: “I controlli eseguiti fino al 10 di dicembre su campioni di nocciole raccolti dove sono stati effettuati i frappage evidenziano un danno medio di cimiciato pari al 6,6%, contro valori compresi fra 1,3-2,5% delle annate precedenti”.
“Nel 2016 abbiamo seguito l’evoluzione delle popolazioni della H. halys da metà maggio all’ultima decade di luglio. Questo pentatomide, estremamente polifago e gregario in tutte le stagioni, all’atto dello spostamento da altre colture al nocciòlo, determina un rapido e puntuale incremento dei danni”.
Oltre al monitoraggio, i tecnici di Agrion hanno saggiato l’efficacia di alcuni prodotti per il contenimento della cimice e le prove hanno mostrato che Acetamiprid ed Etofenprox danno buoni risultati quando applicati da soli ai diversi dosaggi, ma la loro miglior performance si è osservata quando sono stati usati insieme tra loro e con Lamda-cialotrina. Si è registrata una sensibile riduzione del danno da cimici, inclusa Halyomorpha halys, alla raccolta rispetto alle piante non trattate.

Maggiori dettagli su FRESH PLAZA del 20/01/2017

 

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