Noccioleti dei Nebrodi, l’agronomo: “Il consumo regolare ritarda l’invecchiamento”

0

MESSINA. Noccioleti in crisi per ghiri e cimici. Coltivazioni a repentaglio ed economia dei coltivatori a rotoli. Ecco cosa dice Basilio Galati, dottore agronomo vice presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della provincia di Messina.

 

Perchè non abbandonare bensì mantenere la coltivazione dei noccioleti nelle valli dei Nebrodi, quali sono i vantaggi per i coltivatori e per la collettività?

«Il primo vantaggio riguarda la prevenzione dei danni e disastri di natura idrogeologica che possono, causa i cambiamenti climatici. Il nocciolo delle valli dei Nebrodi è un ecosistema consolidato che assume funzioni di difesa idrogeologia, paesaggistica, produttiva e socio-culturale.

La prevenzione e il contrasto del dissesto idrogeologico viene garantito dalla copertura continua del suolo acclive per tutto l’ anno, viene assicurata da un corteggio vegetale di specie erbacee annuali e poliennali che si sono stabilizzate in equilibrio dinamico nell’ecosistema del nocciolo.

La copertura continua del suolo per tutto l’ arco dell’ anno, assicurata dall’ecosistema nocciolo, aumenta i tempi di corrivazione delle acque fluenti superficiali, anche per l’ effetto tampone del suolo ricco di humus, oltre alla stabilizzazione dei versanti per l’ attività degli apparati radicali superficiali del nocciolo e dell’ associazione floristica presente ed esclusiva dell’ ecosistema. La perdita di questo ecosistema comporterebbe la cancellazione della biodiversità esistente garantita da cultivars non più riproducibili e il presidio di difesa idrogeologica dei versanti e la mitigazione dei fenomeni di dissesto ed esondazione».

Quali altri vantaggi per l’ uomo?

«L’ altro vantaggio è la conservazione del paesaggio, infatti l’ aspetto paesaggistico è il risultato del modo equilibrato in cui l’ intervento umano si è rapportato a fenomeni ed elementi naturali. I pendii terrazzati per lo sfruttamento agricolo e i borghi incastonati nel verde delle vallate, dove la modellazione del suolo e l’organizzazione delle forme antropiche, hanno introdotto nel paesaggio nuovi equilibri sia sotto il profilo ecologico che estetico, sono quegli assetti in cui è evidente la capacità dell’ uomo ad inserirsi nei cicli della natura sulla base della comprensione dei suoi processi».

L’estensione di noccioleti salvaguarda il territorio dagli incendi?
«Certo. È un ulteriore vantaggio per la prevenzione a causa della frequenza degli ultimi anni, che viene garantita dal susseguirsi delle operazioni colturali creando una vasta area cuscinetto a protezione dei boschi contermini o posti a quote più elevate».

Quali le varietà delle nocciole dei Nebrodi?
«Le cultivars di nocciolo sotto l’aspetto produttivo, provengono da secoli di selezione operata dalle popolazioni locali che hanno impiantato dei soggetti aventi una certa variabilità fenotipica capace di garantire un ampio periodo della fioritura maschile da novembre a tutto febbraio, capace di poter impollinare i fiori femminili e quindi di garantire una produzione di nocciole costante negli anni. Le varietà di nocciolo presenti nel comprensorio sono molteplici (circa venti) ma le più importanti dal punto di vista organolettico sono la “Curcia”, l'”Agghilara”, la “Minnulara”, la “Carrello” e la “Panuttara”. La forma di allevamento degli impianti arborei è a vaso cespugliato policaule che assolve alla duplice funzione, oltre a quella produttiva, di tutela del territorio dal dissesto idrogeologico».

Quali benefici in una alimentazione equilibrata?
«Il prodotto ha caratteristiche organolettiche uniche sia fresco che trasformato ed assume sempre una maggiore valenza nutraceutica. Oggi la società moderna è afflitta dal dilagare delle intolleranze alimentari e si assiste ad un invecchiamento della popolazione con le relative malattie neurovegetative, il consumo regolare di nocciole nella dieta può contribuire a prevenire e a ritardare i processi di invecchiamento ed anche quelli delle intolleranze alimentari. Le principali sostanze nutrienti contenute nelle nocciole sono alcuni sali minerali come calcio, fosforo, potassio, manganese, rame, selenio, zinco,ferro,e magnesio, oltre a vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B5, B6), C, E, K e J (colina)».

Dolci alla nocciola, leccornie da evitare o da mangiare con moderazione?
«Le nocciole possiedono innanzitutto sostanze nutrienti molto positive per quanto riguarda il benessere dell’apparato cardiovascolare e la salute del cuore. La presenza di grassi monoinsaturi come gli apprezzati Omega -3 e Omega -6 permette di contrastare l’incremento del colesterolo cattivo (LDL) a favore di quello buono.

Questo favorisce un’ottima attività di prevenzione per quanto riguarda patologie come ictus, infarto e diabete, meglio se in combinazione con un’alimentazione secondo le regole della dieta mediterranea. Grazie al loro contenuto di vitamina E, C e antiossidanti si rivelano una soluzione efficace per contrastare l’invecchiamento del corpo, dalla pelle fino alle stesse pareti venose.

Utile per il benessere della cute anche l’olio di nocciole, a elevata azione reidratante, simile a quella garantita dall’olio d’oliva. Alimento energizzante, circa 628 calorie per 100 grammi di prodotto, le nocciole sono inoltre adatte a integrare la normale dieta in caso di anemia. Contengono acidi grassi insaturi omega 3 ed omega 6. Hanno un alto contenuto di vitamina E, che contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo, e sono fonte di diverse vitamine e minerali.

Tra le prime, in particolare l’acido folico e la vitamina B6, che contribuisce al normale metabolismo energetico ed al normale funzionamento del sistema nervoso e del sistema immunitario. Il consumo di 30 grammi al giorno di nocciole fornisce il 90 per cento della dose giornaliera raccomandata di acido folico, particolarmente importante per la salute della donna in gravidanza. La quantità di 30 grammi che equivalgono a 25-28 nocciole con circa 628 kcal per 100 grammi. Chi mangia nocciole campa cent’anni».
Il papà di Basilio Galati, “nocciolecoltore” ha superato il secolo di vita ed ancora oggi si reca nel suo appezzamento per far maturare i frutti che sono la base dei biscotti di casa con cui fa colazione ogni giorno.

 

Copyright: Giornale di Sicilia

Comments are closed.