Secondo la piattaforma europea RASFF ( Sistema di Allerta Rapido per Alimenti e Mangimi) negli ultimi 17 mesi 17 carichi di nocciole sgusciate provenienti dalla Georgia sono stati respinti alla dogana europea.
Gli analisti di EASTFRUIT hanno verificato che i tre quarti di questi carichi sono stati respinti a causa della presenza di aflatossine e ci sono state due segnalazioni aggiuntive dovute alla salmonella.
Complessivamente il 7% delle nocciole sgusciate dalla Georgia sono state bloccate al confine durante il periodo sopraindicato.
L’esportazione di prodotti di bassa qualità finisce per tradursi in un costo, considerando che le nocciole respinte vengono rimandate al paese di origine a spese del fornitore.
Oltre al blocco delle merci, la Georgia ricava quotazioni più basse a causa di questi problemi di qualità.
Dal 2015 sino ad oggi, il paese avrebbe potuto guadagnare come minimo 130 milioni di dollari in più se le nocciole fossero state vendute al prezzo globale medio.
Secondo le stime di EASTFRUIT, durante la sola corrente stagione la Georgia ha perso più di 14 milioni di dollari nei ricavi di esportazione di nocciole.
Una parte significativa di questa potenziale entrata, che la Georgia perde, potrebbe essere invece distribuita ai produttori tramite dei prezzi più alti e potrebbe essere usata per migliorare ulteriormente la qualità delle nocciole.
Nonostante queste sfide il settore negli ultimi tempi ha mostrato alcuni segnali positivi: durante il raccolto di settembre 2020 la produzione aveva registrato meno perdite causate dalle cimici.
Tuttavia c’è ancora molto lavoro da fare per assicurare un’elevata qualità e prezzi migliori, minimizzando i respingimenti e incrementando i ricavi.
La buona notizia è che i coltivatori di nocciole in Georgia stanno acquisendo consapevolezza del problema e lavorano attivamente per assicurare una migliore qualità del prodotto.
Si spera che le attuali aspettative di miglioramento della prossima stagione in termini di qualità si avverino e che i miglioramenti continuino.
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Pubblicato 28-06-2021
