Sul fronte delle esportazioni il fatturato continua comunque a segnare numeri in positivo.
Nel primo bimestre del 2020, rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, calano e anche sensibilmente i quantitativi di frutta secca esportata, ma “tiene” comunque il fatturato. Completamente diversa è invece la situazione nell’ambito delle importazioni, con quantitativi e valori in netto incremento. Questa, in estrema sintesi, è l’istantanea scattata da Fruitimprese su elaborazione di dati Istat, che “fotografa” appunto i mesi di gennaio e febbraio 2020.
Nello specifico, durante il periodo citato sono state esportate 15.162 tonnellate di frutta secca, ovvero il – 15,5% rispetto all’analogo periodo del 2019. Il valore, tuttavia, è cresciuto del 14,6%, portandosi da 76 a 87,1 milioni di euro.
Per quanto concerne l’import, sono 48.595 le tonnellate di frutta secca arrivate in Italia nel gennaio – febbraio 2020, ovvero il 33,8% in più rispetto allo stesso bimestre dello scorso anno. Sensibile anche in questo caso l’aumento del valore: 44,2%, ovvero 260,87 milioni di euro, anziché i 180,85 milioni di euro di un anno fa.
Pubblicato 19-05-2020
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