Frutta secca, calano import ed export

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Nei primi due mesi dell’anno in flessione quantitativi e fatturato

L’inizio del 2018 si apre con una flessione negli scambi per il comparto della frutta secca. Secondo le statistiche Istat elaborate da Fruitimprese, nei primi due mesi di quest’anno, rispetto all’analogo periodo del 2017, l’export è in calo del – 5,8% in quantitativi e addirittura del – 9,2% in valore, mentre l’import segna un – 8,8% in quantitativi e un – 1% in valore.

Nello specifico, per quanto riguarda l’export nel periodo gennaio – febbraio 2018 sono state movimentate 8.644 tonnellate di frutta secca, rispetto alle 9.176 tonnellate di un anno prima. Il fatturato generato è stato di 63,3 milioni di euro, rispetto ai 69,7 milioni di euro del gennaio – febbraio 2017.

Dal punto di vista dell’import, quest’anno sono arrivate in Italia 35.674 tonnellate di frutta secca nei primi due mesi dell’anno, rispetto alle 39.132 tonnellate dei primi due mesi di un anno fa. Il fatturato prodotto, tuttavia, è rimasto pressoché invariato, passando dai 180,2 milioni di euro del 2017 ai 178,5 milioni di euro del 2018.

Dando uno sguardo agli altri generi ortofrutticoli, per quanto concerne l’export in forte ripresa si dimostra la frutta tropicale, che registra un +35,3% nel fatturato e un +43,9% nei quantitativi. La frutta fresca “tiene” nel fatturato con un +1,7%, ma crolla nei quantitativi con un – 19,4%. In ripresa anche gli agrumi, con un + 2,5% nel fatturato e un + 0,3% nei quantitativi. Legumi e ortaggi, invece, segnano un – 13,5% nel fatturato e un + 13,8% nei quantitativi.

Per quanto riguarda l’import, crollano legumi e ortaggi (- 7,1% in quantitativi e – 30,1% in fatturato), numeri in negativo anche per gli agrumi (- 15,2% in quantitativi e – 0,6% in fatturato), la frutta fresca segna un – 3,5% nei quantitativi ma un + 6,5% in fatturato, la frutta tropicale importata registra un + 2,7% in quantitativi e un + 4% in fatturato.

Pubblicato 21/05/2018

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