Puntare sulla rivalutazione della coltura del Nocciolo, partendo dalla costituzione della Filiera corilicola siciliana. E’ questo, in sintesi, il contenuto più significativo emerso a conclusione del partecipato workshop “Una nuova stagione per la corilicoltura siciliana: strategie per la rivalorizzazione della coltura del Nocciolo in Sicilia”, tenutosi a San Piero Patti nel pomeriggio di sabato 1 Dicembre.
L’incontro tenutosi presso la sala convegni della locale Società di Mutuo Soccorso, ha visto la partecipazione del sindaco, il dott. Salvino Fiore e del Presidente del Consiglio Comunale, il dott. Beppe Forzano.
Il convegno è stato altresì occasione per presentare l’accordo di filiera del nocciolo volto a salvaguardare il prodotto ed i piccoli produttori. L’incontro, ricco di interventi tecnici e scientifici di significativo valore, è stato anche l’occasione per affrontare le principali problematiche di interesse per la coltura del Nocciolo in Sicilia (previsioni programmatiche del PSR Sicilia 14/20 – dott. Salvatore Bottari -, stato attuale della coltura – dott. Sebastiano Galvagno -, sanità dei materiali vegetali di riproduzione – dott. Basilio Galati Sardo -, misure di intervento per contrastare la presenza abnorme di popolazioni di ghiro – prof. Maurizio Sarà -, alta incidenza di cimiciato – dott. Roberto Rizzo -, le filiere agroalimentari in Sicilia – dott. Gaetano Aprile -, contenuti specifici dell’accordo quadro – dott. Salvatore Giarratana -). Questi e tanti altri contributi significativi sono venuti fuori dal vivace dibattito che ne è scaturito. L’iniziativa è stata sostenuta e partecipata anche dall’Assessore Regionale all’Agricoltura Edy Bandiera e dall’Assessore Regionale della Funzione Pubblica e del Personale on.le Bernardette Grasso.
“Adesso, senza ulteriori remore – è stato lo sprone degli Assessori regionali presenti – sarà necessario pervenire alla formale sottoscrizione dell’accordo, con gli eventuali perfezionamenti che potranno ancora venire, nel più breve termine possibile e con la partecipazione della più vasta rappresentanza possibile dei vari segmenti della filiera. Sarà infatti opportuno ampliare quanto più possibile la base delle adesioni”.
In maniera originalmente innovativa, l’accordo quadro potrà anche rappresentare quell’auspicato strumento di attuazione delle generali previsioni del “Piano regionale frutta secca della regione siciliana”, nonché di quelle specifiche del Piano regionale di settore per il “Nocciolo” di cui ha parlato l’Assessore Bandiera che, ancorchè approvati nel 2012, non hanno ancora trovato alcuna concretizzazione.
Tale strumento potrà consentire pure di sviluppare un “Progetto Nocciola Sicilia”, che collegando tutti gli operatori del comparto produttivo interessato – agricoltori produttori, commercianti, trasformatori, ed utilizzatori- ed attraverso le opportune strategie da definire, possa fare in modo che i nuovi investimenti che la multinazionale Ferrero Halzelnut Company intende stimolare su scala nazionale con il “Progetto Nocciola Italia”, non compromettano la corilicoltura regionale siciliana. Non si può, infatti, sottacere che tali politiche portate avanti dalla Ferrero Halzelnut Company, in altri contesti territoriali, per esempio quello del viterbese dove sono in corso trattative con il Governo Regionale del Lazio, stanno allarmando non poco i piccoli produttori che temono di risultare fortemente penalizzati dalle azioni di questi grandi investitori.
La circostanza legata all’interesse della Ferrero rappresenta, oltre che una importante occasione di riflessione, anche la evidente dimostrazione di una interessante e vivace ripresa del settore corilicolo che riattualizza l’importanza, non solo economica, di questa coltura nella realtà siciliana.
Dall’incontro è emerso anche come il valore di quanto si vuole realizzare con la sottoscrizione dell’accordo quadro risieda, soprattutto, nella possibilità di potere finalmente aggregare, organizzare e rappresentare gli “interessi” del settore corilicolo, con il coinvolgimento del maggior numero di attori interni al sistema, su scala territoriale regionale, in modo da potere sviluppare interlocuzioni efficaci con l’Amministrazione Regionale e pervenire alla elaborazione ed attuazione di “politiche” di intervento concertate e condivise. Nell’intento, anche, di restituire alla coltura del Nocciolo quell’importanza economica e sociale che ha avuto in un passato non troppo remoto.
Chiara Lazzaro
Pubblicato 06/12/2018
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