Pubblicato un nuovo manuale sulla coltivazione del nocciolo

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E’ stato pubblicato dall’editore Edagricole un nuovo manuale di corilicoltura dal titolo “Il nocciolo – Progettazione e coltivazione del corileto”. Il volume è stato curato da Roberto Botta e Nadia Valentini dell’Università di Torino.

Finora mancava in Italia una monografia  completa e scientificamente aggiornata sul nocciolo, per cui questa opera risponde ad una esigenza molto sentita nel mondo agricolo italiano che sta vivendo un momento di eccezionale interesse per questa coltura.

Abbiamo posto alcune domande al prof. Roberto Botta per presentarci meglio questa sua ultima fatica.

Prof. Botta può sinteticamente indicarci i contenuti salienti del nuovo manuale?

L’opera fornisce informazioni su tutti i principali aspetti che devono guidare le scelte colturali quando si voglia mettere a dimora un noccioleto. Questi comprendono dati economici e di mercato, per consentire di valutare l’opportunità di scegliere il nocciolo come coltura su cui investire, linee guida per valutare la vocazionalità ambientale ed operare le scelte di impianto, indicazioni sulle tecniche di propagazione e sulle caratteristiche richieste al materiale vivaistico per soddisfare i requisiti normativi, informazioni sulle tecniche colturali, di difesa e di raccolta, fornendo e motivando opzioni diverse; sono infine presentate le principali fasi del post-raccolta, funzionali a preservare la qualità per le diverse destinazioni del prodotto.

Il corredo iconografico (fotografie, tabelle, grafici…) è di fondamentale importanza per la chiarezza e la completezza dell’informazione anche nei confronti dei lettori meno preparati. Quale è stata la vostra scelta a proposito?

Trattandosi di una manuale si è optato per testi, fotografie, tabelle e grafici che potessero essere il più possibile di facile comprensione ed utilizzo nel trasferimento delle conoscenze dalla carta al campo. Speriamo di aver fatto le scelte giuste, fermo restando che nessun libro può insegnare tutto, specialmente quando si parla di coltivare in modo redditizio e sostenibile una specie vegetale in un contesto, quale è quello agricolo, così influenzato da molte variabili, da quelle ambientali e quelle di mercato. Si tratta tuttavia di un’opera che può dare utili informazioni a chi vuole iniziare e fornire una visione generale con cui confrontarsi per chi è già nel settore.

Da diversi anni lei ed il suo gruppo fate ricerca in corilicoltura. Questo fa la differenza e rappresenta una garanzia di qualità per il lettore. In quale misura avete potuto riversare in questo manuale la vostra esperienza di ricercatori ed i risultati che avete conseguito col vostro lavoro?

In questi anni abbiamo svolto attività di ricerca diverse, da quelle più complesse, come gli studi di genomica, a quelle più applicative riguardanti le tecniche colturali. Il fattore che più ci ha aiutati nella stesura del manuale è stato quello di aver svolto attività in collaborazione con aziende e gruppi di produttori del territorio. Inoltre, non va dimenticato che all’opera hanno contribuito in modo importante anche altri autori, non solo del mondo accademico, che lavorano sul nocciolo da molti anni. Li abbiamo coinvolti con l’idea che un gruppo di esperti con competenze in parte diverse e in parte sovrapponibili, ma maturate in contesti corilicoli differenti, potesse realizzare un documento più ricco e completo.

Oltre a trasmettere negli areali tradizionalmente vocati le conoscenze consolidate sulla coltivazione del nocciolo, il vostro manuale sarà di supporto anche per chi intraprende la corilicoltura in ambienti dove mancano esperienze precedenti?

In questa fase di espansione della corilicoltura in diverse aree italiane, alcune del tutto nuove, confidiamo che il Manuale possa essere utile a fornire indicazioni soprattutto a chi si avvicina alla coltivazione per la prima volta o in aree di coltura non tradizionale. In questi casi consigliamo comunque sempre prudenza nelle scelte ed un supporto di tecnici preparati.

E’ la prima volta che esce in Italia un’opera di così ampio respiro sul nocciolo, quindi possiamo immaginare che il vostro lavoro di curatori non sia stato di poco conto. Quanto tempo è stato necessario e quali difficoltà avete incontrato?

Il lavoro è stato realizzato in circa un anno. Un tempo piuttosto lungo per la dimensione dell’opera, ma si deve pensare che per noi ed i co-autori la stesura di un testo come questo va ad incastrarsi tra altri mille impegni di lavoro. Speriamo che il nostro sforzo possa essere un utile supporto tecnico per il settore.

Il libro è acquistabile presso Edagricole

 

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