Riceviamo e pubblichiamo
Il confronto tra l’associazione Alta Langa Attiva e l’assessorato all’agricoltura iniziato in primavera 2018 durante la stesura della nuova legge sulla caccia approvata poi il 12 giugno sembra stia portando i primi frutti. Pochi giorni prima di Natale la Giunta ha infatti approvato con una delibera alcuni dei punti su cui ALA ha da sempre insistito quale la necessaria riduzioni della presenza di ungulati (e relativi danni) sulle colture piemontesi. Con questo provvedimento La Regione si smarca nettamente dalle dormienti Province che non hanno ancora predisposto i piani di contenimento dei cinghiali così come sancito dalla nuova legge regionale sulla caccia. La Giunta ha quindi voluto chiarire ulteriormente quali siano gli strumenti in dotazione alle Province e quali le loro finalità approvando la delibera del 21 dicembre scorso che definisce le indicazioni operative ed esecutive dei piani di contenimento numerico del cinghiale. In particolare sarebbe concesso ai proprietari o conduttori di fondi in possesso delle necessarie autorizzazioni di provvedere alla cattura e all’abbattimento degli animali colti a danneggiare i propri fondi. Per la cattura le province dovranno predisporre le autorizzazioni all’installazione di appositi recinti mentre per l’abbattimento il conduttore del fondo non in possesso di licenza venatoria potrà designare un “tutor” appositamente addestrato ed autorizzato.
Infine i piani di contenimento che le Province predisporranno dovranno comprendere interventi di urgenza per garantire una tempestiva azione in caso di danneggiamenti in atto oltre ad interventi programmati per il controllo della presenza della specie. Il direttivo di ALA si aspetta ed augura che le Province ora in possesso di tutti gli strumenti opportuni, possano dimostrare l’attesa e fin d’ora celata operatività, diversamente l’associazione sarà pronta a sostenere le aziende agricole associate che vorranno intraprendere la via legale.
Rimangono alcuni aspetti molto importanti per ALA che non trovano ancora risposta nella nuova delibera e che saranno oggetto di discussione dei prossimi incontri con gli enti preposti quali la necessità di istituire uno strumento di verifica e controllo anche solo a campione sui censimenti svolti da volontari, la necessità di adottare da parte degli Enti Territoriali un prezziario regionale condiviso ed ufficiale per la stima dei danni alle colture in particolare sulle colture poliennali quali frutteti, vigneti e noccioleti sui quali la leggere Regionale prevede l’indennizzo anche del danno ripercosso sulle annate agrarie successive, la necessità di regolamentare come previsto dalla legge forme di caccia che favoriscano la competizione tra le squadre ad oggi non contemplate dagli Enti Territoriali, la necessità di garantire una maggior sicurezza stradale e sopratutto una responsabilizzazione delle istituzioni in caso di collisioni tra fauna selvatica e veicoli.
Il presidente di ALA Mauro Boasso, sottolinea che se la fauna selvatica è un bene comune allora lo Stato non può nascondersi dietro un cartello stradale di pericolo così come non è congruo che il danno recato ad un fondo privato gravi solo su chi lo conduce.