Ecco il primo Museo multimediale della nocciola al mondo

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Il Museo multimediale della Nocciola di Castellero, in provincia di Asti, si propone come una delle esperienze più innovative e affascinanti dedicate a uno dei frutti più amati d’Italia: la nocciola. Un progetto unico al mondo, che non solo celebra la tradizione e la cultura della nocciola, ma offre anche un percorso immersivo, didattico e interattivo per tutti i visitatori, dai più giovani ai turisti curiosi.

Il museo è il risultato di un’iniziativa nata all’interno della rete delle Città della Nocciola, con il supporto del sindaco Roberto Campia e l’impegno di Irma Brizi, direttrice dell’Associazione Nazionale. Sebbene l’idea del museo fosse stata proposta in passato a vari comuni, è stato a Castellero che si è riusciti a realizzarla, con una location che conserva il fascino storico del luogo, un ex fienile restaurato con cura, dove si è riusciti a mantenere l’architettura originale delle volte e, allo stesso tempo, inserire anche tanta tecnologia.

Un Museo interattivo e multimediale

Il Museo multimediale della nocciola si sviluppa su due piani. Al piano terra, si trova una mostra dedicata agli strumenti tradizionali utilizzati per la lavorazione della nocciola. Gli oggetti esposti comprendono strumenti agricoli d’epoca, come il tostino usato per la tostatura a fuoco della nocciola, e due grandi macchine in legno, una sgusciatrice e una calibratrice, donate da una signora del paese. Questi macchinari, ormai rari e difficilmente reperibili, sono raccontati con l’aiuto di pannelli informativi e di una tecnologia interattiva: gli utenti, infatti, possono usare un iPad per scansionare le immagini degli strumenti e accedere a informazioni approfondite e video esplicativi. Un tocco di originalità è rappresentato da un grande schermo che proietta video che raccontano le stagioni e i momenti più salienti della produzione e promozione della nocciola nel territorio di Castellero.

Un altro elemento distintivo del museo è la presenza di un murales dedicato a Nocciolandia, un colorato omaggio al gioco da tavola – pure questo presente al museo – creato un po’ di anni fa.

Un Museo per tutti: scuole e turisti

Il Museo della Nocciola è pensato per tutti, ma ha un’attenzione particolare per il mondo della scuola. L’obiettivo è far conoscere ai più giovani la storia e le tecniche tradizionali legate alla coltivazione e lavorazione di questo frutto, ma anche il suo ruolo nell’economia e nella cultura locali. La struttura, infatti, è stata progettata per ospitare gruppi scolastici, ma anche per essere aperta su richiesta per turisti e visitatori individuali. Una delle caratteristiche più innovative del museo è la sezione multimediale al piano superiore, con una fantastica esperienza di realtà aumentata. Qui, i visitatori possono immergersi in un’esperienza completamente nuova. Indossando visore e cuffie vengono guidati in un viaggio virtuale attraverso il processo produttivo della nocciola. Mentre osservano il video a 360 gradi, possono vedere da vicino il lavoro dei piccoli produttori e immergersi nei laboratori, vivendo un’esperienza interattiva e coinvolgente.

Il futuro del Museo multimediale della nocciola: collaborazioni e sostenibilità

Nonostante il museo sia ancora in fase di espansione, ci sono già collaborazioni in corso con realtà locali. Ad esempio Agrival, un biscottificio che produce una vasta gamma di prodotti alla nocciola. Queste partnership permetteranno ai visitatori di approfondire ulteriormente la conoscenza della nocciola anche attraverso le sue applicazioni alimentari. Inoltre con la collaborazione di Welcome Piemonte sono allo studio pacchetti turistici ad hoc.

Un progetto che va oltre il museo

L’Associazione Nazionale Città della Nocciola è soddisfatta della realizzazione di questo museo. Il taglio del nastro è stato affidato alla direttrice Irma Brizi, che ha collaborato alla definizione della proposta e dei contenuti museali. Il museo, infatti, si pone anche come punto di riferimento per la valorizzazione del prodotto e la sua promozione in Italia e all’estero. Il progetto di Castellero si inserisce in un percorso di sviluppo sostenibile, che coinvolge i produttori locali e mira a sensibilizzare il pubblico sulla qualità e l’importanza della nocciola piemontese.

Irma Brizi, che ha fortemente voluto il museo, sottolinea l’importanza di preservare e trasmettere la memoria storica e culturale legata alla nocciola. “La nocciola non è solo un frutto, ma un simbolo della nostra tradizione agricola e gastronomica – afferma Brizi -. Il museo rappresenta un’opportunità unica per far conoscere a tutti, dalle scuole ai turisti, l’importanza di questa coltura”.

Il Museo della Nocciola di Castellero non è solo un luogo di cultura e conoscenza. Ma anche un’occasione per vivere un’esperienza sensoriale e interattiva unica, alla scoperta di uno dei prodotti più rappresentativi del patrimonio agricolo italiano.

Copyright: NocciolaRe
Pubblicato 14-11-2024

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