Confagricoltura Cuneo invita la Regione a farsi promotrice di un tavolo di filiera regionale per programmare lo sviluppo del comparto corilicolo, centrale per l’economia piemontese
Nonostante una qualità che come previsto a inizio campagna si colloca su livelli molto elevati, i produttori cuneesi di nocciole denunciano prezzi ben al di sotto delle attese e soprattutto non all’altezza dell’eccellenza del prodotto. Di fronte a quotazioni che non soddisfano i tanti corilicoltori associati, la Confagricoltura di Cuneo invita la Regione Piemonte a farsi promotrice di un’azione condivisa tra tutti gli attori della filiera, istituendo quanto prima un tavolo regionale corilicolo che possa programmare meglio il futuro di un comparto sempre più fondamentale per l’economia piemontese.
“Dalle rilevazioni dei nostri tecnici sul territorio e dalle comunicazioni di numerosi nostri associati, le rese, seppur maggiori rispetto allo scorso anno, si presentano a macchia di leopardo a seconda degli areali di produzione – dichiara Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo –; ciò fa supporre che a fine campagna saremo ampiamente al di sotto dei 300mila quintali di prodotto inizialmente stimati. Rispetto alle quotazioni di queste settimane, inoltre, siamo su valori assolutamente non adeguati a remunerare il lavoro di una filiera di elevata qualità come quella della nocciola piemontese. Tuttavia, per riuscire a renderla meno soggetta alla volatilità del mercato occorre lavorare per rafforzarla e strutturarla sempre meglio, aiutando le aziende produttrici a gestire il prodotto direttamente o attraverso una maggior aggregazione alle OP operanti sul territorio”.
“Considerata la situazione attuale, ma soprattutto immaginando un futuro più stabile per il comparto corilicolo piemontese, chiediamo un intervento diretto della Regione affinché riunisca tutti gli attori in campo e promuova un tavolo regionale della frutta in guscio che possa programmare lo sviluppo futuro del settore, facendosi anche portavoce delle istanze piemontesi a livello nazionale, dove la nostra regione deve giocare sempre più un ruolo da protagonista – aggiunge Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Cuneo -. In ultimo, sarà necessario prevedere nel futuro PSR misure ‘ad hoc’ per il comparto corilicolo, così da incentivare la gestione del prodotto direttamente in azienda”.
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Pubblicato 10-09-2020