Frutta secca, export in aumento da gennaio a novembre 2019

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Secondo i dati Istat elaborati da Fruitimprese, frena però il valore, a fronte di una crescita dei quantitativi.

Aumenta ancora l’export dei quantitativi di frutta secca nei primi 11 mesi del 2019, anche se il valore registra una leggera flessione. Questa, in estrema sintesi, è l’istantanea scattata da Fruitimprese su elaborazione di dati Istat, relativa al periodo gennaio – novembre 2019, raffrontato all’analogo periodo dell’anno precedente.

Nello specifico, l’export dei primi 11 mesi del 2019 segna un + 2,0% netto di aumento di quantitativi, il che significa 69.757 tonnellate di frutta secca, rispetto alle 68.406 tonnellate del medesimo periodo 2018. Il fatturato generato, però, si attesta al – 1,4%, ovvero a 451, 31 milioni di euro, rispetto ai 457,77 del gennaio – novembre 2018.

Diversa la situazione sul fronte delle importazioni, che continuano ad aumentare a due cifre: + 13,5% nei quantitativi, con un + 17,6% nel valore. In termini numerici, ciò significa 246.301 tonnellate, rispetto alle 217.078 del gennaio – novembre 2018, per 1.229,22 milioni di euro, rispetto ai 1.044,88 milioni di euro dello stesso periodo 2018.

Dando uno sguardo agli altri generi ortofrutticoli, il segno positivo per quanto riguarda l’export è solo alla voce “legumi e ortaggi” (+2,8%) e frutta tropicale (+0,7%). Continua invece il momento difficile per la frutta fresca (- 3,6% in fatturato, a fronte di un + 5,4 nei quantitativi esportati) e per gli agrumi (- 7,1%). Nelle importazioni, invece, schizza al +23,6% l’aumento di valore dei legumi e ortaggi, aumenta quello della frutta fresca (+2,9%) e della frutta tropicale (+3,4%), cala quello degli agrumi (-8%).

Pubblicato 19-02-2020

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