Frutta secca, mercato verso il riequilibrio

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«Frutta secca, mercato verso il riequilibrio»

Besana tra i protagonisti del più importante appuntamento planetario dedicato alla frutta secca in corso in questi giorni negli Stati Uniti, a San Diego: ieri Riccardo Calcagni ha partecipato alla tavola rotonda dedicata alle nocciole, mentre Giuseppe Calcagni ha “guidato” l’importante seminario scientifico internazionale. La 35esima edizione delCongresso Mondiale organizzato dall’International Nut and Dried Fruit Council (Inc) ha richiamato 1.400 partecipanti da 60 Paesi.
“In generale il mercato – spiega a Italiafruit News Riccardo Calcagni – sta tornando verso un sostanzialeriequilibrio tra domanda e offerta dopo due anni caratterizzati da raccolti scarsi che avevano fatto schizzare in alto le quotazioni: gli impianti sono in aumento, la produzione lievita e questo responsabilizza gli operatori, che non dovranno farsi trovare impreparati elaborando strategie adeguate e promuovendo adeguatamente la materia prima. Una sfida che il settore è pronta a raccogliere: il congresso mondiale serve anche a questo”. 
 
Per quanto riguarda nello specifico le nocciole, prosegue Calcagni, “si è parlato in maniera specifica dell’importanza del valore per il produttore, che sta reagendo ai prezzi degli ultimi anni espandendo la coltura anche in nuove zone, in primis l’Europa dell’Est, dove Besana sta portando avanti un importante progetto. Tra i Paesi dove più si sta sviluppando la produzione c’è la Georgia. Terreni fertili in grado di garantire buoni raccolti, nell’ordine delle 4 tonnellate per ettaro”. Riccardo Calcagni, oggi, parteciperà ad una ulteriore tavola rotonda, quella sui pinoli.
 
Iniziato lunedì, il congresso si conclude oggi dopo aver registrato tra gli altri l’intervento del co-presidente e direttore operativo di Save Mart Supermarkets, Steve Junqueiro, che si è soffermato sui valori più importanti per i consumatori americani ed in particolare per i millennials: trasparenza, convenienza, presenza sul web, coinvolgimento emotivo, sostenibilità.
 

 
Spazio poi alle tavole rotonde focalizzate sui singoli prodotti: dai pistacchi alle mandorle, dalle nocciole alle diverse tipologie di noci, dalle arachidi ai pinoli, agli anacardi. Mark Jansen presidente e amministratore delegato di Blue Diamond Growers, che ha presieduto il confronto sulle mandorle, sostiene che il settore stia vivendo un periodo molto positivo: “le stime attuali confermano una crescita tra il 5 e il 6% della produzione così come della domanda”. Trend positivo anche per i pistacchi, ha affermato Michael Hohmann, presidente di Wonderful Company.
La produzione mondiale di frutta secca si aggira attorno ai 3,7 milioni di tonnellate, di cui 3,4 milioni già sgusciate, per un valore pari a circa 32 miliardi di dollari americani. Le mandorle, rappresentano un quarto circa del fatturato totale con 7,3 miliardi di dollari, seguite da noci, anacardi, nocciole e pistacchi. In forte ascesa, il pecan.
 
I consumi sono cresciuti del 53% nell’ultimo decennio; Usa, Ue e Canada i principali mercati di riferimento mentre a livello produttivo guidano la graduatoria Usa, Turchia, Cina, India. L’Italia è al decimo posto nella graduatoria dei produttori, al quinto per consumi. 
 
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