La nocciola tonda calabrese iscritta nel registro nazionale delle piante da frutto del MIPAAF decreto del 25 febbraio 2020

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Le varietà locali Calabresi di fruttiferi, cereali e orticole rappresentano uno degli elementi fondamentali utili a definire quell’identità territoriale che crea le condizioni favorevoli allo sviluppo ed alla prosperità dell’agroalimentare; grazie anche ad una sempre maggiore attenzione che i consumatori mostrano nei confronti delle derrate agricole a km zero e contrassegnate da una carta d’identità genetica, assolutamente locale. L’ARSAC è da sempre impegnata nei processi di valorizzazione e tutela della biodiversità calabrese, in virtù della sua mission istituzionale ed in forza di una storia dell’Ente che ha attribuito, sin dagli anni ’70, grande importanza alla conservazione delle varietà locali di vegetali e di razze animali. La LR 14/2018, sulla salvaguardia della biodiversità vegetale e animale della Regione Calabria, ha rafforzato questo ruolo dell’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese definendo in modo preciso compiti e modalità di conservazione delle specie a rischio di erosione genetica. Da due anni, infatti, il gruppo di lavoro dell’Ente articolato sull’intero territorio regionale, grazie a specifici finanziamenti del Dipartimento Agricoltura, sta realizzando il censimento regionale proprio delle specie (vegetali e animali) a rischio di erosione genetica e la conservazione di alcune di esse presso i propri Centri Sperimentali Dimostrativi.  E’ partendo da questo percorso di studio, salvaguardia e valorizzazione che l’ARSAC, congiuntamente con il CRSFA (Centro Ricerca Sperimentazione e Formazione in Agricoltura – Basile Caramia Locorotondo) e con la CCIAA di Cosenza (impegnata nella valorizzazione delle colture di pregio del Cosentino), ha presentato richiesta di iscrizione al Registro Nazionale delle piante da frutto di varietà storiche e autoctone calabresi di seguito indicate:

Castanea  sativa Mill. (castagno): ARTURO; GIACCHETTARA; MAMMA; ‘NSERTA CALABRESE; RIGGIOLA CALABRESE;

Citrus sinensis L. (arancio): BIONDO DI CAULONIA; OVALE BELLADONNA (Ovale Belladonna);

Corylus avellana L. (nocciòlo): TONDA CALABRESE;

Ficus carica L. (fico):MILUNGIANA;CULUMBRO BIANCO;CULUMBRO NERO; NATALESE;

Malus domestica Borkh. (melo): CUACCIU (sinonimo COCCIOLO); MILA A UAGLIO (sinonimi: PUMA A GUGGHJ; R’OGGHIU);

Olea europaea L. (olivo): BIANCA DI SARACENA;DOLCE DI SAN BASILE;JUSTA DI TREBISACCE; OLIVONE DI FIRMO; VARESANA; VRÈSCE DI SARACENA (sinonimo Verace di Saracena).

Pyrus communis L. (pero):CUCULLARO;SANT’ANNA;

Prunus amygdalus Batsch. (mandorlo):REGINA DI AMENDOLARA (sinonimo Regginella); ROSSA DI AMENDOLARA;

Con Decreto 25 febbraio 2020, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha autorizzato l’iscrizione di tutte le 24 varietà locali di fruttiferi proposte che diventano, pertanto, patrimonio collettivo di tutti gli agricoltori calabresi che da secoli, coltivandole nelle zone collinari e montane, ne hanno custodito il valore territoriale, agronomico ed economico.

Pubblicato 17-03-2020

Fonte: nocciolaitaliana.it

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