Brand della Nocciola, Avella chiama i produttori

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IL PROGETTO DI FILIERA PER CREARE LAVORO E SVILUPPO. Il Comune di Avella e l’associazione entrano nel vivo del progetto di valorizzazione di uno dei prodotti principali del territorio per costruire una filiera in grado di produrre redditività e sviluppo. Da settembre ad oggi sono 18 i produttori, chef, pasticcieri e agronomi che hanno aderito all’associazione

Avella lancia un appello ai produttori del Mandamento e dell’Irpinia proponendo un accordo con il territorio sulla nocciola, sfidando la Ferrero e il suo progetto di dialogo con il territorio. Partendo dal riconoscimento di denominazione comunale della nocciola avellana, punta a realizzare un Distretto irpino della Nocciola finalizzato alla commercializzazione del prodotto simbolo della provincia di Avellino. Da Avella a Sperone, da Mugnano a Baiano, a Quadrelle a Marzano di Nola, il Mandamento è la capitale della nocciola italiana. Il riconoscimento di Denominazione Comunale De.Co. della nocciola di Avella entra nel vivo. Lo conferma l’associazione impegnata sul campo “Terrae Abellanae” rappresentata da Biagio Estatico che, di concerto con il Comune di Avella, è riuscita a registrare ben 18 associati fra produttori, chef, pasticceri, agronomi e studenti in agraria. Avella mette in campo il primo grande progetto di valorizzazione del territorio, promuovendo il prodotto che caratterizza al meglio la città: la nocciola.

Impegnata su questo fronte da tre anni, l’associazione si è affiancata al Comune e insieme hanno aperto le pre-adesioni al progetto da settembre, per favorire l’aumento della redditività per gli operatori della filiera.

Produttori, trasformatori, agronomi, professionisti del marketing e dell’area commerciale, hanno avviato, insieme al Comune di Avella, un marchio territoriale per tutta la filiera della Bassa Irpinia. Ll’area di produzione del marchio comprende ad oggi i sei Comuni della Valle del Clanio: Baiano, Sperone, Quadrelle, Mugnano del Cardinale, Avella, Sirignano, e Monteforte Irpino. Il progetto è nato su iniziativa dell’Associazione “Terrae Abellanae” e del Comune di Avella, ma si avvale anche del supporto di una Commissione tecnica Comunale, con compiti di indirizzo e vigilanza.

L’idea è di far si che, grazie al nome Avella – “Corylus Avellana” è infatti il nome scientifico del Nocciolo comune-, si possano portare vantaggi di reddito, a partire dai produttori, maggiore integrazione e sviluppo tecnico per la filiera, e comunque vantaggi economici ed occupazionali per tutto il territorio. C’è stato già un primo incontro- come spiegano gli attivisti dell’associazione, in cui si è discusso di sviluppo rurale e biodiversità, nell’ambito dell’evento “Pane ammore e Tarantella”. In quella occasione, al tavolo della conferenza fra gli ospiti di “Terrae Abellanae” anche il Preside del’Istituto Agrario F.De Sanctis di Avellino Pietro Caterini, che ha mostrato sensibilità e attenzione alle aspettative del territorio, e il Prof. Stornaiuolo, con cui si intende sviluppare percorsi di collaborazione.

Alla luce dell’apertura di settembre, l’associazione decide di esporsi sul territorio e invita tutti gli interessati ricadenti nell’areale di riferimento, a mettersi in contatto per la pre-adesione alla “Nocciola di Avella De.C.O.” .Per contatti e informazioni più dettagliate è possibile inviare un messaggio alla pagina social “Associazione Terrae Abellanae”.

Pubblicato 24/10/2018

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