Il mal bianco del nocciolo da Erysiphe corylacearum continua a causare perdite di produzione in Turchia

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La nocciola, uno dei più importanti prodotti di esportazione della Turchia, deve fare i conti con questo mal bianco dal 2013. La malattia, contro cui gli agricoltori sono stati molto impegnati, anche quest’anno ha fatto la sua comparsa nei corileti di quel Paese.

ATTACCHI DI ERYSIPHE CORYLACEARUM SU RAMETTO
Foto Chiara Morone – Settore Fitosanitario Regione Piemonte

Ormai da otto anni puntualmente in Turchia si ripresentano i problemi causati da questo fungo responsabile di significative perdite di raccolto. I produttori continuano a fare trattamenti anticrittogamici prendendosi cura dei loro corileti, tuttavia, nonostante le misure e gli interventi effettuati, la malattia si ripresenta ogni anno.
Arslan Soydan, membro del consiglio di amministrazione dell’Associazione delle Camere agricole della Turchia, ha dichiarato di essere entrati ora nella fase più virulenta dell’oidio e che lo stesso si presenta a livelli più elevati nelle regioni in cui non si effettuano i trattamenti mentre, laddove si interviene, la malattia non produce danni o è addirittura assente. Soydan inoltre ha notato che la lotta è molto più efficace se iniziata precocemente, concludendo che i trattamenti sono indispensabili per salvaguardare la produzione.

Erysiphe corylacearum è stata segnalata per la prima volta in Italia nel 2020 e, data la gravità dei potenziali danni, è necessario che anche i nostri produttori tengano alta la guardia. Prossimamente pubblicheremo un quadro della situazione anche nel nostro Paese.

Fonte: www.habergazetesi.com.tr

Traduzione: NocciolaRe

Pubblicato: 27-06-2021

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