Author: Andrea Aimone

L’obiettivo di questa ricerca è stato quello di chiarire la biologia dell’insetto coleottero scolitide Anisandrus dispar e il suo ruolo (diretto e/o indiretto) nella epidemiologia della moria del nocciolo causata dal batterio Pseudomonas avellanae nonché verificare l’influenza dell’ambiente sulla biologia dell’insetto e sullo sviluppo della malattia.

Gli addetti alla filiera del nocciolo sono particolarmente esposti a polveri inalate ed a rumori che possono essere dannosi quando superano i limiti stabiliti dalla legge. L’esposizione si può verificare sia durante le operazioni di raccolta in campo che nelle successive fasi di lavorazione negli stabilimenti di condizionamento e conservazione.

La qualità delle nocciole ha origine in campo, nel noccioleto, e può perfezionarsi o deteriorarsi nelle fasi post-raccolta, di essiccamento, conservazione, sgusciatura e
tostatura. In specifico, la qualità prende avvio nei noccioleti ubicati in aree vocate, nei quali vengono condotte razionali ed adeguate cure colturali, quali potature,
spollonature, concimazioni, irrigazioni, controllo delle erbe infestanti, difesa fitosanitaria, tali da consentire alle piante di esprimersi al meglio e di fornire la giusta
quantità di prodotto con la migliore qualità. Anche l’aspetto varietale unitamente alla scelta delle aree più vocate per clima e terreno concorrono fortemente all’ottenimento di produzioni qualificate. Tutti questi aspetti sono attentamente valutati nel presente lavoro, nel quale in particolare vengono studiate le variazioni della composizione chimica delle nocciole durante il loro sviluppo e gli effetti della irrigazione sulla loro crescita e maturazione, inoltre vengono indagate le caratteristiche fisico-chimiche di diverse cultivar italiane di particolare interesse.

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