Incontro “Nocciola e territorio: un binomio inscindibile”.

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venerdì, 15-07-2016 - Cortemilia

Venerdì 15 luglio, a Cortemilia, contro il rischio che la Tonda gentile perda l’unicità del legame con il territorio che le dà il nome, il GAL Langhe Roero Leader promuove  l’incontro “Nocciola e territorio: un binomio inscindibile”.
L’appuntamento si terrà alle 21 nei locali della Chiesa conventuale di San Francesco.

“In Italia sono state già emesse 150 mila fascette con la dicitura Tonda Gentile delle Langhe per identificare piantini vendibili e coltivabili in qualunque parte del nostro Paese e del mondo – sottolinea Alberto Cirio,eurodeputato e presidente del GAL Langhe Roero Leader – Non solo un messaggio ingannevole per i consumatori, ma anche un danno d’immagine per la nostra nocciola, che al suo territorio lega, oltre al nome, anche una garanzia di qualità”.
Nei mesi scorsi sulla questione è partita una prima segnalazione all’Unione europea, parallelamente è stato allertato il Ministero all’Agricoltura e sono state approvate delibere in ogni Comune interessato dalla produzione.
“Al vice ministro Olivero consegneremo le delibere approvate dai Comuni affinché continui a monitorare la situazione in Italia – continua Alberto Cirio – A livello europeo, invece, ci risulta che al momento l’unico Paese che ha registrato la Tonda delle Langhe nell’elenco delle specie coltivabili sia l’Olanda. Ci siamo già attivati per denunciarlo alla Commissione europea e il 15 luglio annunceremo le altre iniziative per scongiurare lo “scippo” del nome di uno dei nostri prodotti d’eccellenza. Il nostro obiettivo è quello di difendere la parola “Langhe” sul vino e su tutte le nostre produzioni d’eccellenza. Quindi sì a marchiare il prodotto con la sua provenienza, valuteremo sia la Dop che l’Igp, ma prima di difendere il prodotto è fondamentale proteggere la pianta, altrimenti ogni altro sforzo sarà inutile”.
Da un punto di vista botanico la denominazione “Tonda Gentile delle Langhe” è sinonimo di quella generica “Tonda Gentile Trilobata” e ne definisce la varietà, non la provenienza. Per evitare equivoci nel 2007 la dicitura “trilobata” è stata registrata come ufficiale presso l’Ufficio comunitario delle varietà vegetali dell’Unione europea.

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