Concluso il primo anno di sperimentazione le indicazioni emerse offrono già qualche interessante spunto di riflessione.
Ricapitolando brevemente l’impostazione, le prove sono state condotte con 6 tesi (Piemonte) e 8 tesi (Lazio) e 4 ripetizioni randomizzate, a dosi crescenti di azoto fosforo e potassio.
Sono stati utilizzati un concime NPK minerale della linea YaraMila in autunno (post raccolta) e in primavera (inizio stagione vegetativa) ed effettuato un ulteriore intervento con un concime azotato; doppio test sia con YaraBela (Nitrato Ammonico) che con YaraLiva (Nitrato di Calcio) durante le fasi di post allegagione e formazione ghianda. Sono state inoltre effettuate due tipologie di interventi fogliari con microelementi della gamma YaraVita, una con Boro e una con un cocktail di micro e macro elementi durante la fase di distensione foglie.

Sebbene i risultati si consolideranno solo alla fine del terzo anno, entrambe le prove mostrano una risposta positiva rispetto al testimone non concimato.
Resa e qualità (intesa principalmente come assenza di difetti) tendenzialmente aumentano con l’aumentare delle dosi di concime somministrato, fino a raggiungere un livello oltre il quale si assiste a una stabilizzazione o a una flessione.
La risposta alle dosi crescenti di concime mostra alcune diversità in base alla tipologia di concime utilizzato.
In particolare si è assistito ad una risposta positiva del Nitrato di Calcio YaraLiva che a parità di unità di azoto, ha dimostrato migliori performances in Piemonte ed una risposta positiva con la combinazione Nitrato di Calcio e Boro fogliare nella tesi Laziale.

Sarà interessante d’ora in poi verificare quale sarà la risposta delle varie tesi al fenomeno dell’alternanza di produzione e come la concimazione potrà influenzare la resa, parametrata con quella generale di un macro areale (provincia o regione), che è notoriamente condizionata, di anno in anno, dai fenomeni climatici.
Pubblicato 04/03/2019
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